TUTTI AMANO CARLOTTA

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Esce il nuovo libro della nostra scrittrice preferita. Si chiama Galline in doppia fila (Baldini Castoldi Dalai editore).

Pubblichiamo i testi di copertina e la foto dell’autrice. Il libro è bello (ve lo diciamo noi), lei anche di più (potete vederlo da voi).

Buona lettura.

Una volta erano solo le donne ad avere l’onore di fare parte del Club. Erano chiamate semplicemente «zitelle». Ma era secoli fa, prima dell’invenzione del politically correct e dell’etichetta più amata dagli strateghi del marketing. Oggi, raggiunta una supposta parità dei generi (o confusione dei generi, poco importa) possedere la tessera del Club dei Single è un onere che anche il maschio si trova a dover condividere. Non che con l’allargamento alle quote «azzurre» sia cambiato qualcosa… O sì?

Carlotta Magnanini ha prima osservato, poi ascoltato e infine attentamente registrato un repertorio di caratteri, un archivio fluttuante di voci: le voci dei single. Quell’insieme di persone così mobile e sfuggente ma che in fin dei conti si potrebbe anche definire così: una categoria in cui rientrano tutte le persone «spaiate». Le loro testimonianze, i loro sfoghi, le loro confessioni e conversazioni tra sé e sé sono state recuperate dall’autrice quasi in presa diretta. Senza fornire ricette o soluzioni, nessun «consiglio utile» e neppure l’illusione che dagli errori, propri o altrui, si impari alcunché. Ma forse, nel disorientamento generale, una risata, magari un poco amara, talvolta pure sentimentale, ma sempre autoironica, non guasta. Perché questi uomini e queste donne in movimento sanno che quando il caso o il destino li porta a fermarsi saranno sempre, e comunque, in doppia fila.

Carlotta Magnanini, giornalista, collabora con «Marie Claire», «la Repubblica» e «L’espresso». Ha vissuto per cinque anni a Roma, all’ombra del boom della New Economy; oggi vive e lavora a Milano, nell’ombra della crisi
della Old. Specializzata in costume, società e sociotecnologie, ha pubblicato due guide narrative sulle compulsioni del nuovo millennio: lo shopping e il business matrimoniale.

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CONTINUIAMO COSI’, FACCIAMOCI DEL MALE

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La situazione dei concerti a Milano è grave ma non seria.
Ha iniziato giusto un anno fa Giovanni Terzi, ai tempi assessore allo spettacolo, che senza che nessuno lo smentisca annuncia: “Il prossimo Jammin’ Festival si terrà a Milano”. Quest’anno il Jammin’ non c’è proprio, né a Milano né altrove.
Poi c’è stato il caso-Springsteen: qualche minuto in più di concerto, il solito comitato degli abitanti di San Siro (non più di 50 persone, a esagerare) che protesta, arriva la multa e il Boss quest’anno va a suonare altrove. Notare che ogni domenica (e spesso anche durante la settimana) a San Siro c’è la partita e nessuno dice nulla. Vabbe’.
Lo scorso weekend doveva esserci il Rock In Idro, che come dice il nome dovrebbe tenersi all’Idroscalo. Peccato che alla Provincia (che gestisce l’area dell’Idroscalo stesso) dicono di non saperne nulla, così, a un paio di settimane dall’evento, viene tutto spostato al Palasharp. Caldo, bicchieri e lattine di birra ovunque, docce all’aperto sotto le quali più che refrigerarsi si muore di puzza e via così. Complimenti agli organizzatori.
A Roma non stanno meglio. Ci sono i mondiali di nuoto, si sa da un paio d’anni. Lo stadio del nuoto è vicino all’Olimpico dove, si sa da mesi, il 19 luglio ci sarà il concerto di Springsteen (ancora lui). Ebbene, fino a pochi giorni fa il concerto era a rischio: troppo affollamento, troppi problemi di ordine pubblico. Perché il pubblico del nuoto e quello di Springsteen, si sa, sono notoriamente composti da facinorosi.
Continuiamo così, facciamoci del male.

IN ITALIA LEONI, IN EUROPA…

Dopo la débâcle europea delle squadre italiane – si salva, al momento, solo l’Udinese in Coppa Uefa – siamo andati a scavare nelle nostre menti le dieci peggior figure delle nostre nel continente.

E voi, ne ricordate altre?

Olympic Marsiglia vs Milan 1 – 0 (3 – 0 a tavolino)

20 marzo 1991

“La fuga di Marsiglia” titolava Gianni Mura su Repubblica. Dopo aver pareggiato 1 – 1 in casa all’andata il Milan, sotto di un gol e quindi eliminato
non reagisce fin quando al novantesimo si spegne un riflettore. Gente in campo, confusione e Galliani che pensa bene di ritirare la squadra dal campo perché la partita non si può giocare per mancanza d’illuminazione. Risultato? Partita persa a tavolino e un anno di squalifica per i rossoneri.

Juventus vs Liverpool 1 – 0

29 maggio 1985

Nonostante sapessero, come dichiarato in interviste successive, degli oltre 30 morti, i giocatori della Juve scendono in campo e Platini esulta smodatamente subito dopo aver segnato il rigore (regalato) della vittoria.

Valencia – Inter 0 – 0

6 marzo 2007

Ancora una volta l’Inter di Mancini viene eliminata prematuramente in Champion’s League, offrendo una prova ritenuta dai più indegna. Ma l’episodio vergognoso avviene a partita finita quando Navarro, il secondo portiere del Valencia, colpisce e stende Burdisso. Da quel momento è l’inferno, con Cordoba, Cruz, Maicon e Burdisso che inseguono lo spagnolo per fargliela pagare, invano. La rissa continua negli spogliatoi, lontano dalle telecamere.

Inter vs Milan 0 – 1

12 aprile 2005

Secondo euroderby milanese consecutivo e seconda eliminazione della squadra nerazzurra. I suoi tifosi però non accettano la sconfitta e nel momento in cui l’arbitro annulla un gol a Cambiasso inizia la contestazione. Pioggia di fumogeni dalla nord, uno dei quali colpisce alla spalla il portiere del Milan Nelson Dida.

Milan vs Liverpool 3 – 3 (5 – 6 dopo i rigori)

25 maggio 2005

Dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio per 3-0, i rossoneri riescono nella difficile impresa di perdere la finale di Champion’s League. “5 maggio rossonero”, titola giustamente una delle tante tv private lombarde al termine della partita.

Manchester Utd vs Roma 7 – 1

10 aprile 2007

Lo stadio dei sogni diventa un incubo per la Roma. I giallorossi partono per Manchester con il dichiarato obiettivo di passare il turno dopo il 2 a 1 casalingo. E invece subiscono la peggior sconfitta di una squadra italiana in una fase finale della Champion’s League.

Werder Brema vs Napoli 5 – 1

6 dicembre 1989

Il Napoli di Maradona ne prende cinque a Brema. Finisce in anticipo e male l’avventura dei partenopei che non riescono a bissare la vittoria della Coppa Uefa dell’anno prima.

Inter vs Bayern Monaco 1 – 3

7 dicembre 1988

Dopo aver vinto 2-0 all’andata a casa dei tedeschi e aver esultato per due settimane consecutive, l’Inter passa subito in vantaggio ma si fa travolgere ed eliminare. Al termine della partita Augenthaler dichiara: “Nelle partite che contano Matthaus sparisce sempre“.

Deportivo La Coruna vs Milan 4 – 0

7 aprile 2004

“Il Milan esce incredibilmente dalla Champions League incassando un indecoroso 4-0 a La Coruna”. Così il sito web di Repubblica. Nient’altro da aggiungere.

Celtic vs Milan 2 – 1

3 ottobre 2007

Non è tanto il risultato ma la prova d’attore del portiere del Milan, Nelson Dida, a macchiare la reputazione del nostro calcio in campo internazionale.

CANDIDO CANNAVO’ 1930 – 2009

Ho scoperto il calcio nell’estate dell’82. L’italia vinceva i mondiali e io per la prima volta in vita mia sentivo parlare di Zoff, Bergomi e Paolo Rossi. Che delusione a settembre vedere che Pablito non era nella stessa squadra di Oriali, Collovati e Bruno Conti.
A metà anni ’80 son diventato milanista, ai tempi non era così scontato, nemmeno per me che sono di Milano. Juve e Roma spadroneggiavano, noi rossoneri tornavamo dalla B, eravamo sull’orlo del fallimento. Vuoi mettere?
Il vero interesse per il calcio è iniziato dalla stagione 87/88, non a caso. Il Milan di Sacchi, lo scudetto vinto battendo il Napoli al San Paolo. Lo ricordo quel giorno, ero da mio zio, ascoltavamo la radio, saltavo per casa incredulo. Il milan vinceva, batteva Maradona, il Napoli, a casa loro.
Iniziando a interessarmi di calcio, in modo attivo, ho ovviamente incominciato a leggere la “Gazzetta dello Sport”, la gazza, la bibbia, la rosea. Il direttore, Candido Cannavò. un po’ lo odiavo, era palesemente maradoniano, come dargli torto penso oggi, ma allora lo consideravo un antimilanista, come Ameri della radio. Però come era bravo, i suoi editoriali (ho scoperto anni dopo che si chiamano così) mi emozionavano, coinvolgevano. Mi sembrava di vivere appieno ciò che leggevo.
E’ questo il ricordo che ho del direttore, non mi dilungherò facendo presente, come tutti (giustamente aggiungerei) che la Gazzetta dello Sport era un giornale di sport, i titoli erano a nove colonne, non di più. Mica quei foto-titoli di oggi, votati alla causa dell’immagine, del glamour, che orrrore.
Allora ti saluto Candido. Non credo in Dio, credò nell’aldilà. Immagino che la Gazzetta dell’Altro Mondo oggi titoli, a nove colonne, come una volta: “Muore Candido Cannavò”; l’Italia, il giornalismo, lo sport del pianeta terra perdono molto. Ma vuoi mettere qui da noi che passo avanti?

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MIKE FRANCIS 1961-2009

Survivor era leggera come un giro in Vespa sul Lungotevere sotto il sole di marzo. Lui aveva un nome americano e una faccia da pariolino che tradiva piacevolmente le sue origini. A Discoring era una presenza rassicurante, era il tuo cugino più grande che sapeva come divertirsi senza essere caciarone. Mike Francis, cantante pop, se n’è andato oggi all’età di 47 anni.

QUANDO IL CALCIATORE NON PARLA DI CALCIO

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Sono superficiali e ignoranti. Pensano solo al calcio. Nel tempo libero non leggono e sanno solo fare shopping e giocare alla Playstation. Questo è quello che di solito si dice di noi calciatori. Poi però, appena uno di noi dice la sua su un argomento che in teoria non gli compete, sono subito pronti a dargli addosso. L’altro giorno ho letto un articolo che mi ha proprio fatto incazzare. Prendeva spunto dal fatto che Cannavaro aveva detto che un’eventuale successo di Gomorra agli Oscar nuocerebbe all’immagine dell’Italia. Vabbe’, una cazzata: è ovvio che nuocerebbe all’immagine dell’Italia e che Cannavaro non ha detto nulla di particolarmente intelligente. Partendo da queste dichiarazioni il giornalista si è messo a ironizzare sulle incursioni dei calciatori in territori extracalcistici, dicendo a sua volta un bel po’ di cazzate. Che colpa ne ha Totti se Rutelli non è stato eletto sindaco di Roma? Nessuna, eppure Jacopo Iacoboni, questo il nome del giornalista, gli rinfaccia di aver detto «Rutelli ce la può fare». Cosa avrebbe dovuto fare Totti? Dire «sostengo Rutelli anche se penso che perderà?». In fondo all’articolo Iacoboni arriva addirittura a dire che preferisce il Totti delle barzellette. Perché in fondo fa comodo a tutti pensare a noi come a dei ricchi scemi, buoni per divertirsi un po’ la domenica e per far girare (insieme ad altre forze, questo è chiaro) un’economia grazie alla quale campano migliaia di persone. Poi però guai se dimostriamo di avere un’opinione e di volerla esprimere. Parlo di opinioni vere, magari ingenue ma vere, come quelle di Cannavaro e Totti. Non come quelle di chi, come Marcello Lippi, sostiene di non aver mai incontrato un gay nel mondo del calcio. Lippi ha giocato a calcio per una vita, allena da più di vent’anni, ha girato tutto il mondo e dice che nel calcio i gay non esistono? Ma per piacere. Esistono eccome, ve l’ho detto qualche tempo fa: è una pura questione matematica.

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CHRISTMAS WITH THE YOURS

Il Collettivo Mauro Repetto augura ai suoi lettori un felice Natale e li saluta con una Top Ten di Natali da sogno.
Ci siamo immaginati dove trascorreranno le feste alcuni personaggi pubblici.
Questa è la nostra classifica, se hai qualche nome da suggerire scrivilo nei commenti

1. walter_veltroni

WALTER VELTRONI pensa come non vincere le prossime elezioni

2. concita_de_gregorio

CONCITA DE GREGORIO in tipografia

3. beatrice_borromeo

BEATRICE BORROMEO a lavorare

4. kaka

KAKA’ a fare il chierichetto alla messa di Natale nel Duomo di Milano

5. max_pezzali

MAX PEZZALI fa l’orso Balù a Eurodisney

6. riccardo_villari

RICCARDO VILLARI in catena di montaggio in una fabbrica di collanti (o poltrone)

7. matteo_caccia

MATTEO CACCIA leggerà Pinocchio ai degenti di una casa di cura

8. renato_brunetta

RENATO BRUNETTA non festeggerà, perché impegnato nel turno di notte con i lavoratori dell’AMA di Roma

9. dolce_gabbana

DOLCE&GABBANA accompagneranno Marisa Laurito a far spesa al mercato del pesce di Porta Capuana

10. carlo_fitzgerald_feltrinelli

CARLO FITZGERALD FELTRINELLI a pensare alla nuova collana che affiderà al Collettivo Mauro Repetto